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Tutti Pazzi per i Soldi

Report: Tutti pazzi per i soldi - 30 Aprile

 

 

Il gruppo teatrale "Le maschere" proveniente da Napoli ha in passato riscosso un discreto successo nell'interpretazione di diverse commedie in vari teatri del capoluogo partenopeo, quali il Mercadante e il Sannazaro. Tra le commedie da essi messe in atto figurano quelle di autori appartenente principalmente al filone del teatro tradizionale napoletano (come Edoardo e Peppino De Filippo, Raffaele Viviani), tuttavia non sono mancate quelle di commediografi estranei alla tradizione napoletana (Plauto), appartenenti dunque a generi diversi ma sempre e comunque pietre miliari del teatro.

La sfida che tuttavia quest'anno il gruppo teatrale ha voluto raccogliere è stata quella di mettersi in gioco e adattare un’opera recente come Funny Money, scritta dal britannico Ray Cooney nel ‘94, al fine di renderla appetibile anche per un pubblico esigente quale quello napoletano.

 

È proprio da questa motivazione che nasce l'attenzione di EUnity per una rappresentazione teatrale quale "Tutti pazzi per i soldi": nel suo tentativo di realizzare un minimo comune multiplo tra quelle che sono le azioni umane al di là dei caratteri psicologici, geografici o culturali che una commedia, così come il suo pubblico d'altronde, può avere.

 

Riguardo la trama: “Tutti i pazzi per i soldi” fa leva su un bisogno elementare alla base del vivere odierno come possono essere i soldi e il modo in cui l’avidità riesce a guidare le persone verso derive inaspettate. L’alternarsi di situazioni grottesche e malintesi e scambi propongono in diversi modi il modo in cui la brama di denaro riesca a alterare i personaggi e a spingerli verso sventure che altrimenti non sopporterebbero. La stessa agnizione porta i protagonisti a darsi per vinti, riconoscendo il modo in cui il desiderio li ha alterati, avvicinandoli a esseri bugiardi e capaci di tutto, e incapaci di sostenere quindi un ritmo del genere: il peso della realtà che si trovano a dover rivivere.

 

Dopo un primo incontro con Francesco Vaccaro, regista nonché interprete della compagnia, il direttore di EUnity ha discusso delle possibilità di intervento che si sarebbero potute mettere in campo. Concordando in un breve intervento introduttivo alla commedia e nell'aiuto di EUnity alla diffusione delle notizie relative all’evneto specialmente sui canali online e verso le associazioni o gruppi interessati.

 

EUnity ha quindi pubblicizzato online la notizia dell'evento su vari gruppi e pagine internet quotidianamente. Il giorno dell'evento il direttore di EUnity si è quindi ritrovato all'auditorium di Saviano dove, dopo aver confermato i tempi con il regista, ha presentato al pubblico in cosa consiste EUnity, dilungandosi poi sull'importanza di tale commedia sul territorio napoletano e non soprattutto per il modo in cui essa consente un confronto tra culture diverse.

 

Secondo un sondaggio informale condotto dal direttore su diverse persone presenti in platea, la stragrande maggioranza delle persone ha valutato positivamente l'iniziativa, dichiarando però di preferire comunque il teatro napoletano. Il motivo di questo, stando a 7 dei 10 intervistati, riguarda come ci si può aspettare motivi legati alla vicinanza con l'identità culturale e l'immedesimarsi nelle situazioni rappresentate.

 

 

 

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